VOLONTARIO NpL

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La sua storia comincia dalle tue parole

CHI È IL VOLONTARIO NpL

Il volontario NpL è una persona che decide liberamente di dedicare del tempo alla promozione della lettura in famiglia già nei primi anni di vita, affinchè possa diventare una buona pratica condivisa e abituale per chi si prende cura dei bambini. Si impegna in un Programma dal grande impatto educativo e sociale, rappresenta NpL come programma di comunità, ne diviene perciò ambasciatore e collaboratore svolgendo il ruolo o i ruoli che gli sono congeniali. Spesso si tratta di figure professionali, come insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori di nido, ma non mancano educatori, operatori culturali, volontari per altri progetti culturali, impiegati, studentesse, genitori, nonni.

IL RUOLO

Il volontario NpL sostiene l’importanza della lettura in famiglia fin dai primi mesi di vita del bambino. Ama i libri e conosce il territorio in cui opera e contribuisce ad apportarvi valore, grazie alla collaborazione in rete con gli altri operatori e soprattutto mettendo a disposizione delle famiglie tempo e voce.

L'IMPORTANZA DEL RUOLO

Il suo ruolo è rilevante perché si impegna a diffondere un Programma dal grande impatto educativo e sociale. Soprattutto nelle situazioni in cui le competenze genitoriali sono fragili.


Il volontario NpL evita di leggere in modo spettacolare ed enfatico, e privilegia un modello di lettura di relazione semplice, riproducibile in famiglia, che si contrappone al tradizionale modello di lettura performativa. Il modello di lettura di relazione è cioè quel modo di leggere diaogico, che presuppone una forte interazione tra adulto e bambino durante la lettura, per stimolare tramite la lettura le capacità relazionali, emotive e cognitive dei bambini.


Si contrappone quindi al modello di lettura performativa dove il lettore legge il libro dall'inizio alla fine per intrattenere un pubblico che rimane passivo fino al completamento della lettura. Nella lettura performativa l'obiettivo del lettore è quello di effettuare una buona lettura al proprio pubblico, in modo quasi attoriale, con il lettore posto in alto rispetto al pubblico, distante da esso, con il libro spesso tenuto su un leggio, e quasi senza contatto oculare con gli spettatori.


Nella lettura di relazione, all'opposto, chi ascolta è più importante di chi legge, lo scopo della lettura è l'interazione con i bambini, non l'atto di leggere in sè, il libro letto è lo strumento, non il protagonista.

QUALI ATTIVITÀ SVOLGE

Il volontario NpL:

offre informazioni sul Programma,

sensibilizza gli adulti sull’importanza di leggere insieme ai bambini fin da piccoli;

accoglie bambini e genitori nei luoghi in cui si svolgono iniziative NpL;

predispone l’ambiente per facilitare le letture e l’interazione;

crea un'atmosfera favorevole alla lettura di relazione nei luoghi presso cui opera;

dona la propria voce e il proprio tempo per leggere, da solo o insieme agli altri volontari, con bambini e famiglie nei presidi NpL;

seleziona i libri da leggere, tenendo conto del luogo in cui si svolge l’attività, dell’età dei bambini e della platea di riferimento;

mostra ai genitori in che modo leggere efficacemente in famiglia;

lavora in gruppo con i colleghi e i referenti del presidio locale in un’ottica di rete;

facilita i contatti tra i diversi operatori che costituiscono la rete NpL;

sostiene gli operatori NpL nella promozione della lettura in famiglia;

• si impegna nell’aggiornamento costante delle proprie conoscenze e competenze.


Il volontario NpL può riconoscersi in tutte le funzioni o sentirsi predisposto per svolgere una o solo alcune di queste.

IL RAPPORTO CON I GENITORI

Il volontario NpL pone attenzione nel rendere la lettura un’attività consueta e “alla portata di tutti”, perché l’obiettivo è quello di dimostrare ai genitori che leggere è un gesto d’amore, che non richiede nessuna dote particolare ma attenzione e ascolto.



LE MOTIVAZIONI DEL VOLONTARIO NpL

Le motivazioni che possono spingere un volontario sono svariate e molteplici, in generale di tipo altruistico, come un desiderio generico di aiutare gli altri, di aiutare il territorio o la propria biblioteca, di sentirsi utili per i bambini. Ma ci sono anche motivazioni centrate sul sé, come occupare il tempo libero, imparare cose nuove, stabilire relazioni sociali, far parte di un gruppo, poter continuare a “spendere” le competenze e capacità acquisite in ambito lavorativo oppure personale.


Chi si avvicina a NpL possiede motivazioni quali l’amore per la lettura e l'adesione alla causa di sostenere i genitori nel compito educativo, o anche il desiderio di imparare a leggere ai propri figli e conoscere meglio i libri per l'infanzia.


Per i più giovani può esserci anche il vantaggio di acquisire crediti formativi.

LA FORMAZIONE DEL VOLONTARIO NpL

LA FORMAZIONE DEL VOLONTARIO NpL

I volontari NpL devono seguire un percorso formativo che mira a fornire sia una conoscenza approfondita del Programma e del loro ruolo all’interno della rete locale, sia gli strumenti per selezionare libri di qualità e destinarli a fasce d’età specifiche.


Al termine del corso viene rilasciato un attestato di partecipazione e dopo aver svolto un periodo di attività affiancati da volontari con esperienza, si diventa volontari NpL.

DOVE LEGGE IL VOLONTARIO NpL?

I Volontari NpL propongono attività di lettura in diversi luoghi: biblioteche, punti lettura NpL, sale d’attesa degli ambulatori pediatrici, reparti di pediatria ospedalieri, punti vaccinali, consultori, nidi e scuole dell’infanzia, all’aperto e in qualsiasi posto in cui si possa creare un angolo adatto ad accogliere i bambini insieme ai loro genitori. Le iniziative NpL sono gratuite, aperte a tutti e prevedono sempre la presenza dei genitori o di adulti accompagnatori del bambino per rinforzare e radicare il messaggio che la lettura è una pratica da condividere in ambito famigliare.

Le iniziative di lettura dei Volontari NpL possono svolgersi ovunque: come ad esempio sul Tram di Opicina a Trieste.

ALCUNE TESTIMONIANZE DEI VOLONTARI NpL

“Il mio intervento di volontario NpL al centro vaccinale è stata emotivamente una delle esperienze di lettura più belle che mi siano mai capitate. Avere piccoli impauriti (pre-vaccino) o piangenti (post-vaccino) che trasformavano paura e lacrime in sorrisi mi ha riempito il cuore. Bellissimo, emotivamente incredibile. Lo consiglio a tutti i Volontari NpL, riconcilia un sacco, al limite del terapeutico. Ho letto ventidue libri, ma alcuni (tipo "mangerei volentieri un bambino") li ho letti almeno 5 volte. Il contesto non è dei migliori ma il personale è incredibile, le dottoresse accompagnavano i piccoli, stavano con loro, si raccomandavano. Insomma, ci hanno sfruttato molto e credo abbiano apprezzato. Ero molto "spaventato" ma mi son goduto una mattinata stupenda

“Mi lascio trasportare nella magia delle storie. Le vivo nell’esatto momento del racconto, insieme ai bambini. Cerco di leggere prima i libri, possibilmente più volte e a voce alta, anche se ascoltare i miei amici lettori mi aiuta molto. Riesco così a cogliere le infinite sfumature di ogni frase"

“Nati per Leggere mi ha fatto vedere i libri, che già amavo, sotto una luce diversa. Non pensavo che un semplice libro potesse dialogare in maniera così profonda con la mente del bambino, facendogli provare mille emozioni, spingendolo a comunicare i suoi pensieri più nascosti e dare voce al suo stupore davanti a immagini e colori. Nati per Leggere mi ha fatto vedere il libro come un potente strumento che, se maneggiato da un adulto amorevole, può cambiare il mondo”

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