Da buona montanara, la farfalla di Nati per Leggere in Trentino è infaticabile e, come nella famosa filastrocca “Vola vola e mai si stanca, vola qua, vola là: mai nessun la fermerà!”
Nati per Leggere è approdato in Trentino nel 2002 con una ricca mostra bibliografica corredata da magnifiche scenografie. Mamma Adele racconta:
Nel 2002 è nato Marco, il mio primogenito. Nello stesso anno in biblioteca è arrivato Nati per Leggere: quante letture, quanti personaggi, quanti ricordi e quante frasi che ritornano in alcuni momenti (...peli sui denti) e che risuonano, in alcune situazioni (...non si può passare sopra, non si può passare sotto, ci dobbiamo passare in mezzo). Che meraviglia poi vederlo leggere, ancor prima di saper leggere, il suo libro preferito alla sorellina appena arrivata.
La farfalla di Nati per Leggere ha continuato a volare tra le valli del Trentino sempre andando di biblioteca in biblioteca, di mostra in mostra. Nel 2017 sono arrivati i volontari ad aiutarci a soffiare ed a portare ovunque la magia dei libri, anche e soprattutto fuori dalle biblioteche. Dopo 15 anni di intensa attività nelle biblioteche infatti iniziavamo a pensare che Nati per Leggere ormai lo conoscessero tutti… ebbene, grazie ai volontari, alla loro disponibilità e possibilità di avere periodicamente incontri negli ospedali, negli ambulatori pediatrici, nei centri vaccinali, case famiglia ecc, ci siamo resi conto che c’erano ancora molti voli da fare. Purtroppo non tutte le famiglie con bambini piccoli frequentano le biblioteche: alcune non ci sono mai state, altre non sanno che in biblioteca possono prendere in prestito i libri gratuitamente!
L’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto ha un piccolo reparto di pediatria. Lì operano, con grande dedizione, alcune volontarie che, nonostante la fatica, ci scrivono:
Credo che anche se siamo poche dobbiamo tener duro… dobbiamo tenere in piedi questo servizio perché è molto apprezzato ma soprattutto credo sia di un'immensa validità per i bambini ricoverati. La settimana scorsa ho incontrato un bambino “grande”: aveva 11 anni ed era stato operato di appendicite. In ospedale è rimasto parecchio perché l'ho trovato anche la settimana successiva. Al secondo incontro ha voluto regalarmi una figurina doppia del suo album dei calciatori cui aveva allegato un biglietto con scritto: "Grazie. Le tue letture mi hanno fatto trascorrere un momento di relax". (Caterina, Volontaria NpL)
Il pronto soccorso dell’Ospedale di Trento è un luogo di grande passaggio in cui si incontrano tanti tipi di famiglie, e le volontarie sono presenti per incontrarle:
Il nostro intervento in ambiente ospedaliero è diverso dagli incontri che si svolgono in biblioteca. I bambini sono un po’ spaventati, ansiosi, la relazione si stabilisce in punta di piedi, avvicinando pian piano i bambini e i loro genitori. I bambini più piccoli si lasciano subito coinvolgere dai libri: spesso iniziamo a leggere noi volontarie, ma poi i bambini portano i libri ai genitori e continuano a leggerli con loro.
Al pronto soccorso ci sono anche ragazzi più grandi: anche a loro parliamo del nostro progetto. Abbiamo notato che poi, per curiosità, lasciano da parte, per un momento, il loro cellulare e sfogliano i nostri libri, sorridendo alla vista di quelle magiche storie.
Quanta soddisfazione quando i bambini, di ritorno dalla loro visita, vogliono sentire come finisce il libro che stavano leggendo prima di entrare! (Roberta Volontaria NpL)
Le biblioteche pubbliche del Trentino continuano ad essere le principali promotrici del programma Nati per Leggere organizzando eventi e incontri che coinvolgono famiglie e scolaresche. Ecco la testimonianza di una bibliotecaria:
Oltre ad aver fatto la presentazione del progetto Nati per Leggere e le letture in biblioteca ho portato i libri della mostra alla scuola elementare ed è stato un vero successo. Ho coinvolto quasi 320 bambini di prima, seconda e terza elementare! Ora le storie le so quasi a memoria: è stata una bellissima esperienza che mi ha anche permesso di stringere rapporti con le insegnati, di far conoscere loro il programma e la bibliografia Nati per Leggere. Quindi: grazie Nati per Leggere!
P.S. E' stata molto apprezzata, soprattutto dai bambini di prima elementare, l'immagine tratta da "Sann" da colorare. (Chiara, Bibliotecaria di Arco).
I libri e le storie, le emozioni che trasmettono, sono una magia che coinvolge non solo i bambini che ascoltano ma anche gli adulti che leggono: leggere insieme è emozionante, si crea un rapporto che unisce il bambino che ascolta al lettore e alla storia. E’ questa la forza di Nati per leggere e la motivazione che spinge bibliotecari e volontari, al di là delle evidenze scientifiche, a continuare, ancora e ancora...
Moltissime emozioni ci ha lasciato il folto gruppetto di bambini e bambine che oggi, con genitori e nonni, sono accorsi in biblioteca, per conoscere con noi la sezione "Senza parole" della mostra Nati per Leggere. Grazie a "Il barbaro" invincibile, passando “Dalla chioma” ricca di sorprese, a "Una cosa difficile" e liberando le emozioni con "Apri la gabbia", abbiamo trovato un mondo di avventure mitiche, di risate gioiose, di dolcezza e di amicizia. Abbiamo scoperto il travolgente potere delle immagini, delle illustrazioni e di quante storie possono emergere dalle pagine degli albi "senza parole". (Roshanthi e Roberta, Volontarie di Lavis).
I progetti sono molti, moltissimi: forse è normale perché lavorare con le storie, i bambini e le loro famiglie dona molta soddisfazione. In Trentino le famiglie, ospiti e residenti, sono molto ‘coccolate’ ed hanno a disposizione alcuni luoghi davvero speciali.
Al MUSE di Trento ad esempio c’è Maxi Ooh! uno spazio ovattato dedicato ai bambini più piccoli in cui vengono ospitati incontri Nati per Leggere e in cui si possono trovare la mostra e i consigli di Nati per Leggere. [foto2]
In Paganella, a ben 1.333 metri di altitudine, c’è Biblioigloo la prima biblioteca in Italia sulle piste da sci: Biblioigloo ha la forma di un igloo, è aperta sia in estate che in inverno ed è dotata di un angolo morbido con tanti libri per i più piccoli.
La farfalla di Nati per Leggere in Trentino è sensibile e inclusiva: sa bene che tutti i bambini sono uguali ma anche che sono tutti diversi, che non tutti hanno le stesse opportunità e che alcuni sono meno fortunati di altri. Anche per questo è instancabile “Vola vola e mai si stanca, vola qua, vola là...” cerca di incontrare tutti i bambini e di offrire ad ognuno di loro una storia, un momento magico da portare con sé, ovunque vadano.
Presso casa ‘Ida Kolfer’ a Flavon, in Val di Non, sono ospitate alcune mamme richiedenti protezione internazionale con i loro bambini piccoli e piccolissimi. Grazie a Dora ogni settimana si alternano le volontarie Nati per Leggere: offrono storie e ricevono speranza. Una di loro ci racconta:
...è stato un incontro Nati per Leggere assolutamente diverso da tutti quelli cui finora avevo partecipato. Ho portato con me anche mia figlia Sara, di quasi 9 anni. Anche lei ha condiviso con i bambini brevi momenti di lettura e di gioco: sono davvero contenta di averla coinvolta come ‘giovane volontaria NpL’. Credo che per lei sia stata un’esperienza molto significativa. Per me è stato un momento di grande valore emotivo. Sono uscita dalla casa ‘Ida Kolfer’ con il desiderio di tornarci (anche Sara vorrebbe tornare con me), con la speranza di aver lasciato qualcosa a quei bambini dolcissimi e alle loro mamme e con la consapevolezza di tornare a casa con una grande ricchezza nel cuore, non solo come volontaria NpL ma anche, più in generale, come persona. (Valentina, Volontaria NpL).
Molto abbiamo seminato in questi anni ma il lavoro per volontari e bibliotecari è ancora tanto… la farfalla di Nati per leggere in Trentino non si stanca di certo, anzi continuerà a volare sempre più in alto!