20 Storie
Calabria

Nati per Leggere Calabria

“Il Vento dei Venti: il viaggio della farfalla”


E adesso via! Verso la punta più punta del nostro Stivale. Farfallina vuole andare in Calabria, ha sentito che lì, ultimamente, il vento dei 20 sta soffiando deciso.


La sua prima tappa è Reggio Calabria, dove c’è un gruppo aperto al territorio e molto attivo. Già dal 2014, la lettura precoce era promossa presso gli Ambulatori pediatrici, il Centro Vaccinale, la Villa Comunale, il consultorio diocesano - un centro parrocchiale periferico, e altri paesi della provincia come Melito, Ferruzzano, Bova Marina e Bagnara, con lo scopo di raggiungere anche le famiglie "irraggiungibili". 


I traguardi più significativi sono stati raggiunti in questi ultimi due anni con la firma del protocollo d'intesa con il Comune di Reggio Calabria, con l’assegnazione nel 2018 del Premio NpL sezione Pasquale Causa al dottor Capomolla, pediatra di famiglia e nel 2019 al progetto locale di Bova Marina, dove è stato inaugurato anche un Punto Lettura.


“Nell’ottobre 2018, presso la Sala della Biblioteca Comunale, abbiamo inaugurato un Punto Lettura” racconta Titti, una pediatra. “Il nostro impegno è stato sì promuovere gli incontri in biblioteca ma anche presso le scuole dell’infanzia e gli asili nido della città, dialogando con educatrici, maestre, dirigenti e genitori. E ci siamo spinti anche un po’ più in là. Indimenticabile per il nostro gruppo è il progetto ”Scatti di valore” e la nostra partecipazione alla “Settimana dello Studente” del Liceo artistico Mattia Preti Frangipane, dove abbiamo parlato di Nati per Leggere e presentato alcuni dei libri più belli per le nostre letture, soffermandoci, ovviamente, sulle illustrazioni. Attraverso le immagini si dipanano altre storie, che noi raccontiamo ai bambini e alle famiglie, e che vorremmo continuare a raccontare, per i prossimi 20 Anni di Nati per Leggere!


Piena di adrenalina ed entusiasmo per questi ultimi anni a Reggio Calabria e provincia, Farfallina vola a Vibo Valentia, un paese di 35.000 abitanti, dove Nati per Leggere ha un passato un po’ saltellante ma un futuro tutto in discesa. Incontra Katia, che le racconta la loro storia.


“Nel 1998 è stato creato il sistema bibliotecario vibonese al quale possono aderire anche i comuni dove fisicamente la biblioteca non c’è” inizia a raccontare Katia. “Significa che la loro intenzione è investire nella storie e nelle famiglie, fin da subito, anche se non c’è un “luogo canonico” a dettare i primi passi, infatti, avevamo anche un bibliobus che che girava nei centri piccoli. Il progetto futuro del comune è comunque quindi quello di aprire una biblioteca e noi li assistiamo in questo percorso sia per lo spazio sia per la sensibilizzazione del territorio. Ci sono realtà che hanno già spazi e patrimonio librario, altre che partono da zero, senza luogo e senza libri e noi piano piano li aiutiamo con donazioni, servizio civile, risorse umane: siamo pochi e dobbiamo dividerci tra le varie realtà per sopperire alle carenze, ma si fa, perché vediamo le famiglie e i territori cambiare e piano piano le cose vengono da sole”.


Farfallina, è silenziosa, un silenzio attento e coinvolgente, perché capisce davvero che a volte non serve un luogo fisico, con pareti, pavimenti e scaffali, ciò che conta davvero è avere dentro di sé il seme del cambiamento. Le parole di Katia le dimostrano come la biblioteca possa uscire dal territorio e, ancora di più, esserci quando non c’è. 




Le realtà sono decisamente cambiate, e non solo a Vibo dove prima del 2011 nella biblioteca non c’era una sala dedicata ai bambini. Anche negli altri paesi si parla di Nati per Leggere, della lettura e delle storie. I cittadini si pongono il problema, c’è movimento e tu, Farfallina hai iniziato a sbattere le ali” le dice direttamente.


“Abbiamo iniziato con corsi di formazione, letture e organizzato anche incontri di sensibilizzazione con i genitori ma ci siamo arenati purtroppo. Ho cercato di riprendere le fila quando sono arrivata, nel 2013, con letture in biblioteca ogni giovedì e la risposta delle famiglie è stata sorprendente, ogni volta sono tra i venti e i venticinque. Oltre che in biblioteca, ovviamente, leggiamo nei giardini, nel reparto pediatrico, organizziamo incontri con le ostetriche e grazie a due mamme riusciamo a leggere anche in francese e tedesco. 



A Gerocarne, un paese qua vicino, addirittura leggiamo nella Sala Consigliare del Comune” rinforza Katia. Ma abbiamo anche “Leggere e Scrivere” - un festival di letteratura molto importante per la nostra realtà, dove Nati per Leggere riesce ad avere una sala e per tutta la settimana Festival per proporre non solo letture condivise ma anche incontri per le famiglia con i pediatri e gli altri operatori NpL della regione. Infatti, cerchiamo sempre sottolineare quanto la lettura condivisa sia un momento per stare insieme, un’occasione intima di condividere un tempo. Per alcuni genitori è ancora forte l’idea che sia un momento solo per il bambino, in cui la partecipazione attiva è difficile. Ma, dopo essersi messi in gioco e partecipato a un incontro coi volontari, si stupiscono e si rendono anche conto di come i bambini restano affascinati. A casa non leggono o leggono in altri modi e con il nostro sostegno, si rendono conto che possono proporlo anche loro, che possono farlo” ci confida Katia.


I volontari NpL, non sono solo lettori, ma tramiti con le famiglie. “Al momento siamo “solo” 8 e ci siamo contagiate l’un l’altra. Io ad esempio sono diventata volontaria in biblioteca, mi hanno coinvolta le mie colleghe e piano piano abbiamo coinvolto una piccola rete che da dicembre si consolida sempre di più”.


Farfallina saluta Katia, e vola alla volta di Catanzaro, dove ha sentito parlare di una libraia e un’ostetrica che trascorrono molto tempo insieme per promuovere Nati per Leggere.


Maria Saveria e Sandra si sono conosciute grazie alle storie anche se abitano nello stesso quartiere, e NpL è la sintesi perfetta della loro amicizia.


“Sandra è stata anche la mia ostetrica quando sono diventata mamma” racconta Maria Saveria “è stato facile trovarsi e restare in contatto. “La mia libreria diventa spesso il luogo dove organizziamo incontri per i genitori in attesa e parliamo loro non solo di filastrocche, ninna nanne e storie ma anche dell’importanza della voce, come modo per comunicare con il bambino, non solo per la mamma, ma come strumento anche per i papà”.



“Alcuni di loro pensano che siccome il bambino non sa ancora leggere, allora questi momenti siano ancora inutili” racconta Sandra. “È vero” incalza Maria Saveria “mostrare anche le illustrazioni porta a una prima all’apertura”. 

“Basta raccontare quando il bambino inizia a sentire e le altre competenze presenti già nell’utero” continua Sandra. “Cominciamo da loro, da quando erano in utero, grazie a una visualizzazione, per poi parlare di un rituale nella quotidianità della famiglia. Uniamo la parte scientifica e alla letteratura e l’incontro risulta bilanciato e virtuoso. A volte, non solo i genitori, ma anche le maestre rimangono perplesse”. Infatti, oltre a questi momenti, Maria Saveria e Sandra vanno anche insieme nelle scuole vicine, dove spesso l’ostetrica ritrova i genitori conosciuti in sala parto, e dove sono nate anche delle biblioteche scolastiche. 


Che coppia! Esclama tra sé Farfallina.


Da Catanzaro, a Cosenza e dintorni, dove Farfallina sorvola un presidio NpL nato proprio nel pieno centro storico del capoluogo di provincia, un appartamento che è stato trasformato in un Villaggio. Eh sì perché Nati per Leggere è un programma che si adatta ai territorio e si inserisce in una visione più ampia, dove la lettura è una buona pratica che sostiene lo sviluppo delle bambine e dei bambini, come la musica, il gioco, l’esplorazione del territorio e la scoperta della natura.


Farfallina vola sempre più in su, lungo la punta del nostro stivale e arriva a Castrovillari, dove NpL è nato grazie alla spinta di una mamma bibliotecaria che ha cominciato a leggere storie con il proprio bambino e ha voluto contagiare il suo territorio


Si stringe così piano piano una rete, basta una persona talvolta, la passione, la convinzione, le parole giuste e i benefici ricadono sulla comunità intera, anche se le difficoltà non sono poche.


A Castrovillari si legge spesso all’aperto: nelle piazze, al centro storico, nei giardini ma anche in biblioteca, in ospedale, al punto nascita, negli ambulatori pediatrici, al centro vaccinale e al consultorio, tutti momenti in cui si coglieva la sorpresa e la meraviglia dei bambini e anche quella dei genitori. E qualche anno fa, è nato anche il Punto Lettura presso la libroteca La freccia azzurra, un posto speciale, a metà tra libreria e biblioteca, nata per promuovere la lettura, perché la mamma è sempre quella: una bibliotecaria attenta all’infanzia.