Anche noi siamo con Fabiola Bernardini
Il Coordinamento Nati per Leggere esprime sdegno e preoccupazione per l’atto che non si riesce a definire in altro modo che intimidatorio e punitivo con il quale l’Amministrazione comunale di Todi ha assegnato ad altro incarico la qualificatissima Direttrice della Biblioteca “Lorenzo Leoni”.
Fabiola Bernardini infatti, alcuni mesi prima, aveva rifiutato di rimuovere dalla sezione dedicata ai bambini alcuni libri dai contenuti riguardanti temi ritenuti dagli Assessori alla Famiglia e alla Cultura “divisivi tra le famiglie come l’omogenitorialità, la gestazione per altri, piuttosto che le unioni same sex e altri contenuti di carattere sessuale” e di collocarli in spazi riservati agli adulti “con le adeguate e specifiche ed esplicite indicazioni rivolte al pubblico”.
Non è la prima volta che libri rivolti alla prima infanzia giudicati fra i migliori, e fra i più utili per la lettura condivisa in famiglia, dalla comunità dei professionisti che agiscono nel programma Nati per Leggere sono fatti oggetto di censura da parte di sedicenti gruppi a difesa della famiglia tradizionale e da pubblici amministratori confusi sui limiti e la natura del loro mandato.
Si pensi al caso semplicemente grottesco di “Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni, capolavoro secondo tutti gli esperti del settore e tuttavia sequestrato insieme ad altri libri dalle biblioteche veneziane. Oppure a quelli del divertente “Libro delle famiglie” di Todd Parr o del Premio Andersen “Piccolo uovo” di Altan e Francesca Pardi, censurati in varie occasioni.
Gli amministratori della Città di Todi appoggiano con i loro gesti la censura di libri ottimi, che si trovano nelle biblioteche di tutta Italia nel pieno rispetto del Manifesto Unesco delle biblioteche pubbliche, dei principi costituzionali e dei criteri di valutazione professionale che soli devono guidare la costruzione delle raccolte in una biblioteca di pubblica lettura.
A questo aggiungono il trasferimento della Direttrice della Biblioteca, Fabiola Bernardini, al Servizio Urbanistica, provvedimento immotivato dal punto di vista funzionale e inaccettabile dal punto di vista professionale.
A Fabiola Bernardini vanno la solidarietà del Coordinamento Nati per Leggere e un senso di gratitudine per avere anteposto il bene dei bambini e delle famiglie alla propria tranquillità, fermando un caso di censura ideologica e esponendosi alle conseguenze.
Agli amministratori del Comune di Todi va la perentoria richiesta di adoperarsi il prima possibile perché la Biblioteca Leoni mantenga gli standard professionali raggiunti, reintegrando nel suo incarico la Direttrice che ha consentito a quel pubblico servizio di raggiungere i risultati documentati dalle statistiche e di dare un efficace contributo alla promozione della lettura fin da piccoli e non solo, nella città di Todi.