Il G20 sottolinea la priorità di investire nel supporto ai più piccoli
I leader delle 20 economie più importanti del mondo (G20) riuniti la settimana scorsa a Buenos Aires, Argentina hanno sottoscritto una dichiarazione che sottolinea la priorità di investire nei primi anni di vita. È la prima volta che Governi congiuntamente prendono una iniziativa su questo tema, evento ancora più importante se si considera la gravità e l’urgenza delle altre questioni, dalle tensioni sui dazi a quelle militari a quelle ambientali affrontate in questo summit.
Ecco il testo della dichiarazione:
“Lanciamo l’iniziativa G20 per l’Early Childhood Development e siamo pronti a unirci a tutti gli altri stakeholder per aumentare la qualità e il sostegno finanziario ai programmi ECD che adottino un approccio multidimensionale allo sviluppo del bambino come un mezzo per costruire capitale umano, spezzare il circolo vizioso della povertà strutturale e intergenerazionale e ridurre le diseguaglianze, e in particolare laddove i bambini più piccoli si trovino in situazione di particolare vulnerabilità”.
Ricordiamo che la definizione compiuta dell’“approccio multidimensionale allo sviluppo del bambino” comprensiva cioè degli aspetti sanitari, educativi e sociali, è contenuta nel documento La Nurturing care per lo sviluppo del bambino” elaborato dalle maggiori organizzazioni internazionali tra le quali l’OMS e l’Unicef, la cui versione italiana, curata dal Centro per la Salute del Bambino onlus, è stata presentata il 23 ottobre scorso in un convegno tenutosi presso la Camera dei Deputati e organizzato dallo stesso CSB e da Save the Children Italia. In quella sede parlamentari della XII Commissione del Senato (Salute e Affari Sociali) e la stessa Presidente della Commissione si sono impegnati a organizzare un’audizione finalizzata a analizzare compiutamente la situazione in Italia e sollecitare iniziative che vadano nella direzione da quanto raccomandato nel documento.